Villa Falconieri
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Frascati - Casali

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villa falconieri
Villa Falconieri fu edificata tra il 1548 e il 1574 da Alessandro Rufini, vescovo di Melfi, da lui deriva il nome originario della proprietà: Villa Rufina. Fu sempre lui, qualche anno dopo, a costruire  Villa Tuscolana denominata “La Rufinella”. Si susseguirono varie proprietari ma il rifacimento più importante si ebbe con Orazio Falconieri (da cui deriva l’odierno nome della villa) nel 1628 che trasformò il casino di caccia in una vera e propria villa. Quest’ultimo era un nobile italiano la cui famiglia mantenne il possesso della proprietà  fino al 1859. L’architetto della villa fu Francesco Borromini, uomo di fiducia di Orazio e grande esponente del Barocco. Per molto tempo si è pensato che l’artista si occupò solo delle basi del progetto ma in realtà partecipò attivamente ai lavori della villa. Lo stemma della famiglia raffigura una gabbia ed è rappresentato nel piazzale d’ingresso del palazzo. Agli inizi del ‘900 la villa viene donata all’imperatore Guglielmo II che prima la restaura e poi la trasforma in una scuola di Belle Arti  fino a quando nel 1919 la villa viene confiscata dallo stato italiano in seguito ad un contenzioso con il governo tedesco. Durante la seconda guerra mondiale la villa fu occupata e divenne sede del comando superiore delle truppe tedesche. L’8 settembre del 1943 dopo l’armistizio di Cassibile, in cui l’Italia si dichiara antinazi-fascista, fu bombardata dall’aviazione americana che distrusse un’ala della villa; solo nel 1959 verrà restaurata e diverrà proprietà del Ministero dell’Istruzione. Oggi la struttura ospita ed è gestita dall’associazione Vivarium Novum che si occupa di diffondere la conoscenza della lingua e letteratura greco-romana.
 La villa è formata da un corpo sporgente e da due ali laterali. Una è stata ricostruita recentemente mentre l’altra conserva ancora gli affreschi originali realizzati tra il Seicento e il Settecento. All’interno sono presenti 4 sale dedicate alle 4 stagioni, tra queste vi è la famosa Sala Della Primavera. In  queste sale i soffitti sono seicenteschi realizzati da vari artisti tra cui il pittore Giacinto Calandrucci. Le pareti, dipinte successivamente, sono opera di Pier Leone Ghezzi che raffigurò la vita e gli ozi della nobiltà e ritrasse alcuni personaggi della famiglia, nella Sala dell’Inverno è presente anche un suo ritratto.

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Orario

10:00 - 13:00

Come raggiungere il sito

Viale Borromini 5 - Frascati (RM)

Dal centro di Frascati 20 minuti a piedi.

Da Roma Termini -treno direzione Frascati -20 minuti a piedi.

Opere


Sala della primavera

Sala della primavera

Affresco - 1628


Audioguida Disponibile

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